Archivio Proposte di legge

Misure per il sostegno e la valorizzazione dei Comuni aventi pari o meno di 5000 abitanti

24 agosto 2010
La stampa nordovest pag 53 giovedì 23 Gennaio 2003 LA CAMERA HA APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE REALACCI-BOCCHINO Vinta la battaglia dei Piccoli Comuni del camper per lŽItalia: la sfida dellŽassociazione che, con il Piemonte in prima fila e la sede a Marsaglia, riunisce i paesi sotto 5000 abitanti 23/1/2003 EŽ la riscossa dei piccoli Comuni. Di quelli che lottano per mantenere le scuole, lŽufficio postale, i bus, lŽunico negozio. In Piemonte, seconda regione in Italia, sono 1077 i centri con meno di 5000 abitanti: ci vivono un milione 282 mila 343 persone. LŽequivalente di una grande città. Agli 11 milioni di italiani che, in tutta la penisola, risiedono nei «paesi in miniatura» è rivolto il disegno di legge Realacci-Bocchino, approvato lŽaltro giorno dalla Camera. «EŽ la prima normativa che ci riconosce ed è studiata apposta per noi - sottolinea con entusiasmo Franca Biglio, sindaco di Marsaglia (meno di 400 abitanti) e presidente regionale e nazionale dellŽAssociazione Piccoli Comuni dŽItalia -. Finalmente vengono considerati i nostri diritti ed è ammesso che per noi occorrono leggi e provvedimenti diversificati rispetto a quelli delle città, perchè le nostre realtà sono troppo diverse». «LŽapprovazione del disegno di legge è un evento epocale - prosegue la Biglio -, soprattutto se pensiamo che nel `99 eravamo a Roma, a protestare con i sacchi a pelo fuori di Montecitorio, contro la normativa che prevedeva la fusione e lŽaccorpamento dei piccoli Comuni». Le battaglie sono state tante: quelle, per esempio, per salvare gli uffici postali (la Biglio sŽincatenò allŽingresso dello sportello di Marsaglia) oppure quelle - forse meno vicine alla gente, ma ugualmente importanti per la sopravvivenza degli enti locali - per la soppressione della tesoreria unica. «Il testo di Realacci - spiega Franca Biglio - ha recepito integralmente alcune nostre proposte, soprattutto quelle che tendono a snellire lŽiter amministrativo e burocratico nella gestione dei bilanci. In pratica, possiamo continuare a redigerli in modo più agevole, senza doverci allineare alle modalità delle aziende private. Si tiene finalmente conto delle nostre risorse e del nostro personale». Franca Biglio, che nel `97 ha ideato e fondato lŽAssociazione dei Piccoli Comuni, con sede a Marsaglia, due anni fa ha girato tutta lŽItalia in camper, per sensibilizzare gli amministratori e la popolazione sulla necessità di «dare voce ai centri più piccoli, che non possono urlare per farsi ascoltare o che non riescono ad arrivare alle orecchie di tutti». «Abbiamo fatto molta strada da allora - conclude il battagliero sindaco, confermato alla presidenza nazionale a metà di novembre -. Quando siamo partiti eravamo guardati con scetticismo, forse anche con ironia, invece non abbiamo sprecato le nostre energie. Ora andremo avanti per ottenere altri risultati, come lŽabolizione del limite del secondo mandato nellŽelezione dei primi cittadini». A tutela dei piccoli Comuni da allora sono fiorite numerose iniziative. La Confcommercio Piemonte, per esempio, ha dato corpo a una serie di interventi per sostenere le attività commerciali nei centri minori, dove spesso il negozio è lŽunico servizio e punto di possibile aggregazione. Il progetto è stato illustrato dal presidente Ferruccio Dardanello durante un affollato convegno al teatro Carignano di Torino, «Piazza Piemonte», presenti Ermete Realacci e Sergio Billè, responsabile nazionale di Confcommercio. Anche i Democratici di Sinistra hanno varato un programma per sostenere le realtà della montagna, che, tradotte in concreto, significano insediamenti minori. «Insieme ai proponenti ci impegneremo sul territorio - ha commentato Lido Riba, vicepresidente del Consiglio regionale - per illustrare agli amministratori quali sono le peculiarità e le possibilità previste dal disegno di legge passato alla Camera. Tutto ciò che favorisce i territori periferici e svantaggiati, per varie ragioni, ci trova favorevoli». «Possiamo guardare al futuro con maggiore serenità - aggiunge ancora Franca Biglio -. La nuova legge prevede, per esempio, lo snellimento delle procedure per i lavori pubblici, per quanto riguarda la Merloni, oppure la possibilità di fare gli ordinativi mediante trattativa privata senza vincoli. Metteremo mano ai bilanci con più tranquillità». Per i Piccoli Comuni non è unŽagevolazione da poco. Non per realtà dove, spesso, il messo comunale è anche autista del pullmino scolastico e vigile urbano, addetto allŽanagrafe e funzionario e dove, non potendosi permettere un dirigente a tempo pieno, il segretario è a scavalco con altri tre o quattro paesi, distanti fra loro decine di chilometri. Paola Scola

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