Obiettivi

Modifiche al corpo legislativo sui Lavori Pubblici

20 giugno 2010
Modifiche al corpo legislativo sui Lavori Pubblici Già negli anni scorsi avevamo proposto delle urgenti modifiche ai DPR in argomento, onde facilitare l’esecuzione delle opere, ad oggi come sembra, lo stesso Governo ha espresso l’intenzione di mettere in cantiere una sostanziale modifica all’intero assetto della normativa in materia di lavori pubblici. Tale prospettiva di revisione sostanziale della normativa non può, dato i tempi parlamentari, essere nel breve termine operante, per cui, in attesa di una riforma complessiva, invitiamo, il Governo a voler valutare l’opportunità di inserire nella prossima legge finanziaria, alcune proposte di modifica che consentano di eliminare gli ostacoli più gravi alla realizzazione delle opere pubbliche ed in particolare: A) l’estensione a tutti i tipi di lavori di importo inferiore a 200.000 € dell’esecuzione in economia (art. 88 DPR 554/2000), evitando così l’eccesso di formalismo per lavori di modesta entità, visto che il 60% del totale degli appalti è sotto la soglia dei 150.000 € , come emerge dalla relazione dell’autorità ai lavori pubblici; B) la non applicazione agli appalti sotto 200.000 € della normativa di cui all’art. 28 DPR 34/2000, consentendo così la partecipazione della ditta con la sola iscrizione alla Camera di Commercio. Si garantirebbe, in tal modo, nei piccoli Comuni la partecipazione agli appalti da parte di aziende artigianali o piccole imprese locali, che sono parte rilevante dell’attività economica di tali comuni e alle quali le Amministrazioni Locali spesso si rivolgono per i lavori di urgente necessità; C) l’eliminazione per gli appalti sotto i 200.000 € della comunicazione alle ditte, imposta dall’art. 77 comma 3 del DPR 554/99; D) l’eliminazione dell’obbligo a pubblicare sul BUR la data del sorteggio per la licitazione privata semplificata o la pubblicazione con oneri a carico della Regione (art. 77 comma 1); E) all’art. 14, comma 3, della legge 109/94 aggiungere dopo la frase “che sono comunque prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente” le parole “utilizzato per funzioni di interesse pubblico”. Senza tale modifica i Comuni si trovano costretti a destinare prioritariamente le esigue risorse alla manutenzione del patrimonio, anche se non utilizzato, a scapito di opere di urbanizzazione (fogne, acquedotti,etc.) certamente più necessario.

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