Comunicazioni dalle regioni

Anpci Calabria Appello contro l'associazionismo coatto

29 aprile 2015
Alla luce dei provvedimenti legislativi che minacciano seriamente la sopravvivenza dei Piccoli Comuni, considerata la volontà di molti influenti esponenti politici nazionali (il Presidente dell’ANCI, On.le Piero Fassino, sostiene che occorre azzerare tutti i Comuni con meno di 5.000 abitanti), tenuto conto che lo Stato e le Regioni stanno legiferando sul “Riordino delle Funzioni Amministrative Nazionali e Regionali, di Area Vasta, delle Forme Associative di Comuni e Comunali”, l’ANPCI sta avviando una serie di iniziative a livello Nazionale e Regionale per combattere con tutti i mezzi e in tutte le sedi il progetto di cancellazione dei Comuni sotto i 5000 abitanti che sono oltre 5600 su un totale di 8050 circa. In pratica, quasi il 70% dei comuni d'Italia è sotto i 5000 abitanti. Quindi, se il piano di azzeramento avesse successo, significherebbe stravolgere il volto e l'essenza profonda di secoli di storia italiana fondata sui borghi medievali, sulle piccole realtà. Tanto per fare qualche esempio: se andrà avanti questa riforma, in Molise, dei 136 comuni attualmente in vita ne resterebbero solo 11; in Piemonte, su 1206 ne scomparirebbero 1070; in Valle d'Aosta, verrebbero cancellati in pratica tutti, perchè dei 74 oggi esistenti ne scomparirebbero 73; in Calabria, sarebbero cancellati 323 su 409 comuni; per finire con la Puglia, la regione che subirebbe meno perdite: 85 comuni cancellati su 258. La proiezione è impressionante, quindi occorre agire subito e con forza. Una delle iniziative già avviate in tal senso è quella promossa da ASMEL ed ANPCI che con una “class action” si vuole contrastare le norme sugli obblighi di gestione associata, palesemente inapplicabili e lesive dell’autonomia costituzionale dei Comuni Italiani, oltre che diseconomiche come rilevato da ISTAT, Corte dei Conti e Ufficio Studi del Parlamento, oltre che da relazioni approfondite esibite e diffuse dall’ANPCI.
Per sensibilizzare e mobilitare su tali questioni di vitale (nel senso letterale del termine) importanza, venerdì 17 aprile 2015 alle ore 18.00 presso la sala convegni dell'hotel KalaKretosa di Calopezzati Marina CS, si è svolto un incontro al quale hanno partecipato i sindaci del basso Jonio (Mandatoriccio, Cropalati, Paludi, Calopezzati, Longobucco, Terravecchia, Caloveto), i consiglieri nazionali (Fabrizio Grillo e Giuseppe Sommario) e il rappresentante della Lega delle autonomie locali Sandrino Fullone. Durante l'incontro è emersa chiara a tutti la gravità della situazione e l'urgenza di agire senza più rimandare. Si comincerà con il partecipare in maniera massiccia il 4 maggio a Napoli (Sala Auditorium del Consiglio Regionale) all'iniziativa di ASMEL-ANPCI contro l’associazionismo coatto. Si continuerà intensificando gli incontri e le iniziative comuni, al fine di cogliere questa opportunità come occasione per elaborare un piano di sviluppo comune a tutta l'area. Riportare al centro la politica come elemento in grado di cambiare le sorti delle cose:

Basta con i sindaci semplici esecutori amministrativi!
Occorre che la politica dia un contributo creativo, indichi un nuovo progetto di sviluppo territoriale, tenendo conto delle vocazioni del territorio, dei singoli comuni, ma non demandando più il ruolo di indirizzo, di guida, di generatore di idee BUONE. Infine, dall'incontro è emerso la necessità che l'ANPCI nazionale coordini un'azione eclatante di disobbedienza civile come potrebbe essere la chiusura di tutti i comuni per 2-3 giorni. Un'iniziativa forte, a cui aderiscano in modo organico e compatto tutti i piccoli comuni.
No alla cancellazione di secoli di storia! Salviamo i Piccoli Comuni!

Calopezzati 17.04.2015

Fabrizio Grillo, Giuseppe Sommario e M. Albino Gagliardi
Direttivo Nazionale ANPCI

Pasquale De Rose
Coordinatore Regionale ANPCI

Sandrino Fullone
Lega Autonomie

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