Comunicazioni della Presidenza

La presidente chiede la sospensione dell’applicazione della legge 56/2014.

16 dicembre 2016
LA PRESIDENTE
LETTERA APERTA

Ill.mo Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Paolo Gentiloni
Palazzo Chigi Roma
Ill.mo Ministro On. Enrico Costa
Ministero Affari Regionali
ROMA

Oggetto: RICHIESTA sospensione legge 56/2014 la cui proroga scade il 31.12.2016.

Egregio Presidente,
la legge 56 del 2014 (la cui applicazione è stata prorogata al 31.12.2016), tesa ad anticipare, con norma di dubbia costituzionalità, la riforma costituzionale elaborata dal governo, ha generato caos istituzionale, disastri finanziari, tagli ai servizi, criticità nel trasferimento delle competenze e delle funzioni, problemi, al limite dell’impossibilità gestionale, legati alle sorti dei circa 56.000 dipendenti delle province.
Di fatto, dunque, la legge è stata soltanto una fonte di caos che, senza aver espresso alcun segno di minima utilità finanziaria, ha imposto un esproprio dell’elettorato attivo attraverso l’annessione dei Comuni alle città metropolitane o ai capoluoghi di provincia.
Nonostante i disastri consumatisi con l’applicazione di tale legge, i principi della stessa, tendenti a sopprimere le Province, a potenziare le Città Metropolitane e spingere fortemente sull’accorpamento delle funzioni dei piccoli Comuni, sono stati incasellati nella riforma costituzionale Boschi-Renzi, riforma che è stata respinta con un netto risultato dal popolo sovrano.
Pertanto: vista la scadenza della proroga al 31.12.2015, ed alla luce del chiaro risultato referendario, INVITIAMO il governo, da Lei presieduto, a sospenderne in via definitiva l’attuazione, in particolare modo in relazione all’obbligo di esercizio associato delle funzioni per i Comuni con meno di 5000 abitanti.
Rendendoci disponibili, sin da oggi, a lavorare, dimenticando gli interessi propri della politica, per addivenire ad una riforma organica di tutto il mondo delle autonomie, condivisa da tutti i rappresentanti degli enti locali, cogliamo l’occasione per augurarLe buon lavoro e distintamente salutarLa.

Roma,16.12.2016

Franca Biglio

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