NOTIZIE DALL'EUROPA

Europa dei piccoli Comuni

21 giugno 2010

come ad esempio la Francia, con ben 36.550 Comuni e l'Austria con una popolazione uguale alla Lombardia con ben 23.300 Comuni.
In Europa, Francia e Italia sono le nazioni dove la popolazione è maggiormente distribuita, nel nostro paese 5.868 comuni hanno meno di 5.000 abitanti, pari al 72% dei comuni italiani. Viviamo una ricchezza insediativa "frutto di secoli" e di una "civiltà generale, piena e radicata" che ha favorito la distribuzione "generosamente su tutta la faccia del Paese". Ma lo spopolamento e l’impoverimento di vaste aree - soprattutto pedemontane, montane e insulari - hanno nel secondo dopoguerra assunto caratteri strutturali delineando un’Italia che possiamo definire del "disagio insediativo". Eppure le migliaia di centri abitati e di nuclei insediativi presenti in queste aree hanno prodotto nei secoli un patrimonio straordinario fatto di beni culturali e ambientali, tradizioni, abilità manifatturiere, saperi e sapori.

L'operazione "1000 villaggi di Francia"
Commercio e multiservizi

Ancora oggi molte zone della campagna francese sono gravate dalla mancanza di commercio e di servizi essenziali con la compromissione progressiva dello spazio vitale per i suoi abitanti. Al Commercio viene attribuito il ruolo di rianimatore dello sviluppo locale e di fattore di equilibrio soprattutto dopo l'aggravamento della situazione che ha visto negli ultimi 15 anni sparire il 34% dei piccoli esercizi ed il 10% dei comuni piccoli chiudere il loro ultimo commestibile.
Questo declino non può essere accettato per l'alto rischio di impoverimento che corrono i piccoli centri agricoli e perciò i poteri pubblici a partire dal 1970 hanno lanciato un appello ai Comuni che desideravano creare o ripristinare una struttura commerciale. Perciò è nata nel 93 ad opera del Ministero l'operazione "1000 villaggi di Francia" la cui finalità precipua è quella di dotare i villaggi di sufficienti strutture commerciali.
Tutti i comuni rurali sanno che la scomparsa di punti di commercializzazione minima minacciano l'avvenire stesso della comunità e che il commercio è l'elemento motore per la loro vitalità e la premessa per il mantenimento di altre iniziative di produzione: polo di attrazione irrinunciabile per gli abitanti stessi del centro e delle frazioni.
Ma a differenza di altre strutture cittadine il commercio è sottoposto a finalità economiche ed necessita, per sostenersi e svilupparsi, di un mercato, di clientela e di un minimo introito.

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